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96 anni e un’energia inarrestabile: è il premio Nobel più anziano del mondo

premio nobel

Arthur Ashkin è il premio Nobel più anziano. A febbraio di quest’anno ha ricevuto il riconoscimento per aver inventato le pinze laser (o pinze ottiche), capaci di far “levitare” microorganismi e manipolare il DNA usando, appunto, un potente laser. Ma nonostante i 96 anni, il suo ingegno è inarrestabile. Infatti, nel garage di casa sua il dottor Ashkin sta lavorando a un congegno per convogliare la luce solare, al fine di utilizzarla come fonte di energia, pulita ed economica per tutto il mondo.

Durante la sua lunga carriera, Ashkin ha brevettato circa 47 invenzioni. Il prossimo progetto consiste nel creare un sistema di tubi che riflette e convoglia la luce del sole. Non ha divulgato ulteriori dettagli ma il vispo Nobel ha affermato che il suo è un impianto fotovoltaico rivisitato, non solo molto economico rispetto a quelli esistenti ma che potrà salvare il mondo.

In effetti, il dottor Ashkin è già riuscito a rendere il mondo un posto migliore. Proprio grazie ai suoi studi sulla luce e in particolare con l’invenzione delle pinze ottiche, il premio Nobel per la fisica è riuscito a indagare il DNA, uno degli elementi alla base della nostra vita e non solo. Questa tecnologia è stata fondamentale in diversi ambiti, dalla biologia alle nanotecnologie e alla spettroscopia. In più, in campo biomedico, ha dato un importante contributo ad alcuni ricercatori nello sviluppo di un test rapido per la malaria e ha supportato il lavoro di ricerca sul difficile rapporto tra i farmaci per la riduzione del colesterolo e i globuli rossi.

L’idea di utilizzare la luce solare è nata dalla famosa serie televisiva Star Trek. In una recente intervista, Ashkin racconta che «La luce illumina» ma in realtà sta spingendo. È strano pensarlo ma è proprio così: la luce ha una sua energia ma la forza che esercita è così minima che non ne percepiamo la spinta. Ed ecco la sfida di Ashkin: se il suo progetto si realizzerà, l’effetto sarà decisamente più sensibile rispetto a quello dei raggi di luce. In questo modo, tutto il mondo potrà accedere a energia pulita a basso costo, assistendo a una vera e propria rivoluzione energetica. 

E chissà, magari potrebbe conferirgli un secondo Nobel.

 

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Fonte: Focus.it

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