Il desiderio di sfruttare l’aria come fonte di energia rinnovabile è diventato una realtà più vicina grazie a una scoperta dell’Università del Massachusetts (UMass) Amherst. Durante il loro processo di sviluppo di un sensore d’umidità, il Professor Jun Yao e il suo team hanno notato l’anomala produzione di un segnale elettrico da parte del congegno. A quel punto la scoperta e lo sviluppo della nuova tecnologia!
Il dispositivo – basato su nanofili che interagiscono con le molecole d’acqua nell’aria – è in grado di alimentare un pixel di uno schermo LED e potrebbe aumentare la sua potenza attraverso la stratificazione di questi dispositivi.
Un progetto simile si sta sviluppando anche a Lisbona, Portogallo, sotto la guida della Professoressa Svitlana Lyubchyk e dei Professori Andriy e Sergiy Lyubchyk, che hanno creato la startup CascataChuva. Il loro dispositivo può generare 1,5 volt e 10 milliampere e impilando 20.000 dispositivi simili, i ricercatori affermano di poter produrre 10 kilowattora di energia al giorno, sufficienti per alimentare una casa.
L’obiettivo dei ricercatori è presentare il primo prototipo commerciale nel 2024, aprendo nuove possibilità per l’energia rinnovabile attraverso l’uso dell’aria come fonte di potenza.
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